Il week end del 23-24 ottobre i cassonetti del Coccapani sono stati "saccheggiati" e c'erano molti abiti a terra.
In seguito probabilmente molte famiglie hanno fatto il cambio stagione dell'armadio: i cassonetti sono pieni, alcuni lasciano la roba pulita e imbustata fuori i cassonetti, altri disgraziati ne fanno scempio e sparpagliano in giro, dovunque lungo le strade, nel parco, nei cestini su strada, ovunque.
Gli stupidi aggiungono a velocita' incedibile rifiuti RAL : ventilatori, televisioni, telefoni etc.
Le cose lasciate, lenzuola, coperte, piumoni, vestiti per bambini sarebbero riutilizzabili.
Il quartirere sa di sporco e trasandato.
Per il sindaco e agli assessori all'ambiente:
Occorre ripensare la comunicazione di come gestire i rifiuti per gli abitanti di Pisa.
Pago uno STONFO di tassa rifiuti e vedo sprechi su sprechi, il sistema è migliorabile a partire dalla comunicazione, istruzione, educazione, sensibilizzazione dei cittadini. Tutti gli anni centinaia di studenti ed insenanti arrivano in citta'. In ogni regione/provincia/comune la raccolta è diversa. In universita' non pensano di educare su questo (visto come fanno la raccolta alcuni insegnanti universitari!). Il problema si incancrenisce e chi li educa piu'?
Si puo' pensare alle sanzioni che potrebbero consistere nel passare una giornata a raccogliere o separare nei centri di raccolta. Pensa che meraviglia se si accendesse un'idea geniale per differenziare meglio ad una delle eccellenze delle universita' pisane .
Occorre ripensare il riciclo dei tanti tessuti in modo piu' efficace: copiando dai paesi come Olanda e Germania che si sono studiati un sistema che rimette in circolo la roba con profitto di chi riceve gratuitamente, di chi compra di seconda mano e di chi gestisce il tutto in modo remunerativo. Pisa è abitata da persone che arrivano da paesi "evoluti" in questo riciclo, perche' non chiedere loro consiglio?
Il carico di questo studio sarebbe a carico del solo comune ... ma a livello nazionale c'e' qualche comune/regione che cerca di dare una risposta con un approccio realistico e non teorico?